VIII Congresso dell'Associazione Mondiale di Psicoanalisi AMP
L'ORDINE SIMBOLICO NEL XXI° SECOLO
NON E' PIU' QUEL CHE ERA. QUALI CONSEGUENZE PER LA CURA?
Associazione Mondiale di Psicoanalisi

Dal 23 al 27 Aprile 2012
Hotel Hilton

Macacha Güemes 351, Puerto Madero
Ciudad de Buenos Aires, Argentina
INIZIO COMITATO D'ORGANIZZAZIONE CONTATTO
ATTIVITÀ PREPARATORIE

Notte Comitato d'azione della Scuola Una

Lunedi 27 Giugno 21 pm.
Hacia el VIII Congreso de la AMP 2012

Rassegna della sera del comitato d'azione della Scuola Una
per Lucía Blanco

Verso l’VIII Congresso dell’AMP 2012. Sul testo di Erik Laurent "L’ordine simbolico nel XXI secolo. Non è più quel che era. Quali conseguenze nella cura?".

Conversazione con Graciela Brodsky e Juan Carlos Indart . Discutono: Silvia Baudini, Silvia Tendlarz e Gustavo Stiglitz. Coordinazione: Susana Amado.

Graciela Brodsky ha proposto trattare le diverse e forse anche inedite maniere in cui si fa sì che l’Altro esista. Per es.: il ritorno delle figure materne. Ha segnalato l’importanza di individuare gli impossibili, in particolare l’impossibile della nominazione, per costruire una clinica di ciò che è innominabile. Ha suggerito la lettura della Revista Lacaniana N° 10 e di un articolo di Erik Laurent: L’impossibile nominazione. Rivista dell’ECF N° 77.

Juan Carlos Indart ha proposto di formarsi seguendo il binario radicale: Sintomo reale singolare e discorsi. A partire da questo, ha proposto di occuparsi dei diversi ordini simbolici per poter individuare la nostra Babel, per es.: le conseguenze della crisi argentina dell’anno 2001. Trattare temi il tema degli intoppi dell’ordine burocratico, le sfumature del superio attuale, la proliferazione delle psicosi. Discernere la differenza tra l’identificazione di un modo di godere e l'identificazione con un modo di godere. Giacché il sensibilità poetica non è sufficiente, risulta necessario produrre una topologia, quella del luogo dove "non c’è nessuno". Ha suggerito la lettura del libro di Alain Badiou e Barbara Cassin: No hay relacion sexual.

Silvia Baudini ha presentato la schizofrenia come paradigma dell’anonimato. Un soggetto senza corpo, un godimento che non si aggancia al sembiante. Silvia Tendlarz ha portato qualcosa di poetico. Le variazioni dei sembianti e ciò che rimane invariabile, la posizione dell’analista come colui che disturba la difesa. Gustavo Stiglitz ha messo l’accento sull’elogio della mancanza nel simbolico. Ha proposto per l’analista una posizione anacronistica, poco immersa nell’epoca. Fare attenzione anche a eventuali attitudini conservatrici e al fatto di trovarci in un mondo che cerca di liberarsi dal Reale, un mondo senza resto fecondo. Il "nominato per" è patrimonio del social disincarnato ed è nel incarnarsi dove la voce del superio trova un limite. La nominazione è impossibile perché sempre c’è il Reale come limite.